
“Ogni casa ha una storia ed ogni storia ha una casa”
E’ iniziata così, sabato scorso, la presentazione del libro di Laura Audi: “Le case straordinarie di Torino”.
Sono andata alla presentazione attratta dal titolo del libro e così ho piacevolmente scoperto un interessante racconto dell’autrice su alcuni edifici noti e meno noti di Torino ed ho compreso che, nonostante abbia passato la mia vita a camminare per la città a naso in su guardando sempre con attenzione le case, non ne ho mai conosciuto la loro storia. Molte di esse, però, una storia ce l’hanno ed anche interessante.
In Piazzetta IV Marzo, cuore della movida torinese (o almeno cuore della movida del Quadrilatero Romano), se usassimo il moderno metaverso (anziché una ormai vetusta macchina del tempo), potremmo trovarci in epoca Longobarda. Vedremmo, come dice Laura Audi, l’atmosfera diventare più rarefatta, l’acciottolato sparire e spegnersi tutte le insegne. A poco a poco apparirebbero polvere e fango, odori antichi, suoni, voci sconosciute di uomini con lunghe barbe che non hanno mai conosciuto l’opera di un rasoio. Uno di questi uomini potrebbe essere il duca di Torino, Garipaldo, che si sta recando in Senato: quell’edificio, recentemente restaurato, che si trova al nr 13 e che era sede del Senato, del Governo, del Tribunale ed anche delle prigioni. Vi immaginate questi longobardi che girano per la movida torinese con in mano la spada e nell’altra un boccale di peltro con lo spritz? (Tanto nel metaverso tutto è possibile). Vi sono nel libro tante case e tante storie come quella della “Dama di Voluttà” di Via Stampatori 4 (Palazzo Scaglia di Verrua); quella del primo storyteller, Monsù Pingon, in Via della Basilica 13; la Casa di Bartolomeo Bosco, precursore del mago Hudini, nella zona di Porta Susa; il ciabot di Gianduja; la dimora del Cavaliere Incognito e tante altre dimore popolari e non come, ad esempio, la Villa della Tesoriera.
Insomma, un libro che vi consiglio di leggere se, come me, siete innamorati di case e di storie.
“Le Case Straordinarie di Torino” Edizioni Newton Compton