
Nel passato l’investimento immobiliare ha sempre premiato producendo un buon reddito da locazione e rivalutando costantemente il bene nel tempo. Da circa dieci anni il mercato, spesso, non garantisce più crescite costanti e, in alcuni casi, ha anche causato perdite di valore notevoli. E’ per questo motivo che, per ogni proprietà a disposizione, va fatta un’attenta analisi di costi, di benefici e di mercato. Partiamo dalle seconde case: quelle che vengono usate poco, quelle che rimangono spesso chiuse e per le quali, ogni tanto, viene richiesta una valutazione che mai soddisfa la proprietà che per consolarsi dice: “La teniamo tanto non mangia e non beve”. E’ davvero così? Quanto costa in un anno questo bene? Un appartamento trilocale di circa 70 mq situato in un Condominio anni ’60/70 a Bardonecchia può generare, in media, 4.000 euro di costi fissi. Costi relativi a spese condominiali ordinarie, spese fisse di riscaldamento, IMU, TARI e manutenzione ordinaria. Se la quotazione è di circa 200.000 euro, 4.000 euro rappresentano il 2% del valore. E’ importante conoscere la valutazione di mercato non consultando algoritmi proposti su internet che non tengono conto delle caratteristiche specifiche del bene, ma richiedendo una consulenza professionale che consideri tutti i dati, aggiungendo le specificità dell’immobile. Con un quadro completo si potrà decidere se mantenere la casa o riconvertire l’investimento su un mercato con opportunità di reddito e trend in crescita. Le case vanno utilizzate o messe a reddito, altrimenti saranno solo un grande valore nel cuore, ma piccolo nel portafoglio.