
Nel mese di febbraio 2023 è stato firmato un protocollo di intesa tra il Consiglio
Notarile, il Collegio dei Geometri, quello degli Ingegneri, quello degli Architetti e
le associazioni degli Agenti Immobiliari Fimaa e Fiap per promuovere un
documento chiamato RRE ovvero Relazione di Regolarità Edilizia.
Vediamo di cosa si tratta.
Uno dei requisiti fondamentali per vendere un immobile è che lo stesso sia in
regola con la normativa edilizia ed urbana, perché la vendita di un immobile che
presenta vizi o irregolarità non conosciute dall’acquirente può creare, in caso di
verifiche successive all’acquisto, dei contenziosi che possono comportare
richieste di risarcimento delle spese che si debbono sostenere per rimettere la
proprietà in regola oppure richieste di riduzione del prezzo pagato perché
l’immobile venduto presentava delle irregolarità.
Purtroppo molto spesso gli immobili risultano non conformi rispetto alla
documentazione depositata presso gli uffici preposti. Questo può accadere o
perché il proprietario non ha provveduto a depositare le pratiche riferentesi a
lavori effettuati nel passato, o perché ha acquistato una proprietà senza
conoscere irregolarità commesse da imprese costruttrici o dai precedenti
proprietari senza poterne poi chiedere conto e dovendo così regolarizzare la
documentazione pagando di tasca propria (a volte con costi decisamente
importanti). Le irregolarità possono essere diverse: mancanza del certificato di
agibilità degli stabili, modifiche interne mai documentate, incongruità di facciate
tra progetti depositati e ciò che è stato realizzato, veri e propri abusi a volte
anche non sanabili. Insomma tante sono le cose da verificare.
Per questo motivo emerge l’esigenza, nel caso di messa sul mercato di un bene,
di dotare lo stesso di un documento rilasciato da un tecnico abilitato (RRE) che
ne attesti la regolarità edilizia ed urbana .
Il tecnico, con la sua competenza ed imparzialità, effettua tutti i controlli
assumendosi la responsabilità degli stessi dando così la massima tutela a
venditore ed acquirente che eviteranno in questo modo contenziosi futuri.
In altre regioni tale prassi virtuosa è già in uso da diversi anni ed ora anche a
Torino comincia ad essere spesso richiesta dagli studi notarili che devono
approntare l’atto di compravendita.
Quando pensate di vendere o di acquistare informatevi e se avete dubbi e volete stare tranquilli, fornite il vostro bene di questa garanzia.
Meglio, quindi, prevenire che curare.